Classificazione: Isola dei Nuraghi IGT
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Consegne: 2/4 gg a seconda della località
Pagamenti accettati: Carta di Credito, Bonifico bancario
Zona di produzione: Sulcis, Sardegna
Uvaggio: 60% uve autoctone (Carignano), 40% uve francesi (10% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc, 10% Merlot, 10% Syrah)
Suolo: terreni a medio impasto, argillosi, sabbiosi, calcarei
Vinificazione: il mosto fermenta con le bucce in acciaio inox termo-condizionato tra 25/28° C per 15 giorni, con successiva fermentazione malolattica
Maturazione: barriques di Rovere Francese per 12 mesi
Colore: rosso rubino intenso e vivo
Profumo: fruttato con finale di liquirizia
Gusto: fruttato, con eleganti aromi di cappero, rosmarino e pepe, mantiene una buona voluminosità in bocca, note minerali, finale vellutato
Gradazione alcolica: 14.5%vol
- Denominazione
- IGT Isola dei Nuraghi
- Regione
- Sardegna
- Gradazione alcolica
- 14,5%
- Formato
- Bottiglia 75 cl
L' azienda nata nel 2002 e fondata da Giacomo Tachis ha continuato, negli anni, a produrre il miglior vino fino ad oggi.
L' enologo Tachis arrivò in Sardegna nei primissimi anni 80, come consulente del Consorzio dei Vini Sardi e come enologo della Cantina Di Santadi, il cui Presidente Antonello Pilloni vide in lui l’uomo giusto per il rilancio della viticoltura del Sulcis
Così Tachis iniziò il lavoro in Sardegna e la sua lunga collaborazione con la Cantina di Santadi che continuò fino al 2010, anno del suo ritiro dalla professione per motivi di salute.
All’inizio di questo secolo, dopo aver lanciato tanti vini di successo, Tachis fu fautore di un’altra creazione, AGRIPUNICA.
La sua immensa competenza nel campo dell'enologia riuscì a convincere altri due personaggi della vitivinicoltura Italiana, i suoi due amici il Marchese Nicolò Incisa Della Rocchetta e Antonello Pilloni, ad unire le proprie forze per creare qui in Sardegna un’azienda che si dedica alla produzione di vini di alta qualità ma con una visione più internazionale di quanto finora si mai stato fatto.
Fu così che il Marchese Della Rocchetta e Pilloni, tramiteTachis, si incontrano, una sera, a Verona durante il Vinitaly; i tre costruiscono le basi per una collaborazione che sin da subito si mostra di successo. Vennero acquistate due Tenute, la prima già vitata in località “Barrua” nel Comune di Santadi, la seconda molto più grande che comprendeva terreni collinari situati nel Comune di Narcao.
A questo punto mancava solo il vino: con l’annata 2002 Tachis mise nuovamente in pratica la sua grande abilità, quella da " Mescolavin", come lui stesso amava definirsi.
In campo vinicolo, Sulcis riporta sopratutto al “Carignano” ed è proprio da questa preziosa uva, che nasce il vino rosso Barrua, utilizzando anche delle piccole percentuali di altri due vitigni internazionali a lui molto cari, il Cabernet Sauvignon e il Merlot.
Nel 2005 nacque il Montessu, una base di Carignano del 60% accompagnato e completato dalle consuete varietà Bordolesi, un vino di buona complessità e ricchezza fenolica, che affianca il Barrua nei mercati internazionali, oltre che in quello italiano.
Giacomo Tachis è stato quindi il fondatore ed enologo, oltre che socio e consigliere di amministrazione, di Agripunica e ogni volta che una bottiglia di Barrua o di Montessu viene aperta, si può trovare al suo interno la ricchezza del territorio, ma anche quella di una storia, quella di un genio del vino, che viene raccontata attraverso la degustazione nel calice.